Ogni giorno noi viviamo il punto di partenza di ogni storia, la routine. O, come più correttamente definita nella spirale creata da Thea Cooke, la stasi. Nella stasi non si sta male, infatti la maggior parte di noi vuole restarci, anche a costo di un po’ di noia e di disagi. È per questo che quando l’avventura chiama noi quasi sempre diciamo “no, grazie”.

Nei primi tre movimenti della spirale (basta cerchi) eroica si nascondono la maggior parte di idee per strategie di comunicazione collaborative e non manipolative. Il rifiuto della chiamata, in particolare, è spesso legato al malinteso, il primo hack del nostro progetto.
La maggior parte delle persone, infatti, rimane bloccata prima della soglia, in un mambo tra stasi, chiamata e rifiuto della chiamata.
È il motivo per cui le diete iniziano di lunedì e finiscono di mercoledì, per cui le tabelle di allenamento non arrivano quasi mai alla terza settimana e i buoni propositi di capodanno sono messi via con l’albero di Natale dopo la Befana.
Come sbloccare questa situazione? Meglio: come aiutare i nostri clienti ideali a sbloccarsi? Presentandoci come mentori e non come venditori, parlando del problema e non subito della nostra soluzione. Lavorando su quella relazione di fiducia incompatibile con lo scopri, compra ora, ci sono pochi posti a cui i nostri clienti devono voler arrivare da soli, facilitati da noi con la User Experience, non con gli spintoni.
Ci esercitiamo a farlo nel laboratorio del 25 maggio alle 12:00, per abbonati e affezionati (il link arriva domani), ma sempre in prova gratuita se vuoi capire meglio prima di varcare la soglia. Se invece vuoi fare da solo, puoi: prova a raccontare la storia dei tuoi clienti e del come li aiuti a vedere il malinteso e ad accettare la tua mano tesa. Magari seguendo l’esempio di Thea Cooke, che ha mappato così lo spot dell’HomePod.
Vedi che lo schema non va seguito alla lettera? Le mappe non sono il territorio. Ogni passaggio del viaggio eroico è uno spunto, non un vincolo.
Il mambo stasi-chiamata-rifiuto è un'immagine bellissima :D
Bellissimo articolo Mafe, molto chiaro. Questo blocco iniziale si può tradurre come evitamento esperienziale in termini di psicologia. Quella stasi che ti fa sentire meglio nell'immediato, apparentemente al sicuro, ma nel lungo periodo ti potrebbe logorare. Ultimamente ci sto lavorando per me e quindi ne so qualcosa. "...Come aiutare i nostri clienti ideali a sbloccarsi? Presentandoci come mentori e non come venditori..." passaggio cruciale.
Grazie!